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Comunicati Stampa

Concerti di Musica da camera nella Chiesetta duecentesca a Bagno a Ripoli (FI)

L’Associazione Amici di Vicchio di Rimaggio (Bagno a Ripoli-Firenze), presenta la Stagione di Primavera 2015: dal 15 maggio al 19 giugno, 4 appuntamenti cameristici, con grandi nomi del panorama concertistico, nella affascinante chiesa duecentesca di S. Lorenzo, a Vicchio di Rimaggio, sulla collina di Firenze-Bagno a Ripoli.

L’Associazione Amici di Vicchio di Rimaggio (Bagno a Ripoli-Firenze),  presenta la Stagione di Primavera 2015:  dal 15 maggio al 19 giugno, 4 appuntamenti cameristici, con grandi nomi del panorama concertistico,  nella affascinante chiesa duecentesca di S. Lorenzo, a Vicchio di Rimaggio,  sulla collina di Firenze-Bagno a Ripoli.

L’inaugurazione del ciclo primaverile, venerdì 15 maggio,

propone un programma interessante e vario con

due famosi chitarristi toscani: il duo Flavio Cucchi – Silvano Mazzoni,

con musiche di F. Sor, M. Castelnuovo-Tedesco, Lennon-McCartney/L. Brouwer, C. Corea, G. Clementi.

 

Seguono gli appuntamenti con:

le giovani ed emergenti Teona Kazishvili (violino) e Irene Novi (pianoforte),

venerdì 22 maggio,

con musiche di L.v. Beethoven, L. Janàcek, J. Brahms;

 

il celebre flautista Roberto Fabbriciani, venerdì 12 giugno,

con musiche di C.Ph.E. Bach, A. Vivaldi, F.A. Hoffmeister, C. Debussy, L. De Lorenzo, B. Maderna, R. Fabbriciani, A. Piazzolla;

 

l’affermato duo pianistico Hector Moreno – Norberto Capelli, venerdì 19 giugno,

con musiche di F. Schubert, P.I. Ciaikovskij, A. Dvoràk, N. Rimskij-Korsakov.

 

L’Associazione Amici di Vicchio di Rimaggio, propone anche per il 2015 la propria attività di promozione della musica da camera, con la collaudata formula dei due brevi cicli concertistici di grande qualità: la Stagione di primavera e la Stagione d’autunno (quest’anno alla  XIV edizione), nella splendida chiesetta duecentesca di S. Lorenzo sulla collina di Firenze-Bagno a Ripoli.

La Stagione di primavera, con i consueti 4 appuntamenti, si svolge da venerdì 15 maggio a venerdì 19 giugno, mantenendo le aspettative di un pubblico attento e qualificato. Grandi nomi del camerismo si alternano a giovani promesse emergenti, con un programma compilato sia omaggiando i maggiori repertori da camera, sia offrendo occasioni d’ascolto particolari e interessanti.

L’apertura della Stagione di Primavera, venerdì 15 maggio, è affidata ai due famosi chitarristi toscani, Flavio Cucchi e Silvano Mazzoni. Nella formazione del duo chitarristico propongono un programma interessante e vario che alle pagine ottocentesche di Sor (Introduzione, Tema e Variazioni op. 63, Souvenir de Russie) affianca un repertorio novecentesco e contemporaneo pieno di sorprese. Dal rigore della Fuga Elegica (In memoria di Ida Presti) di Castelnuovo-Tedesco si passa alle rivisitazioni dei Beatles (Lennon-MacCartney) a cura di Brouwer con She's leaving Home, The Fool on the Hill e Penny Lane. Molto avvincente risulta poi la scelta delle 12 Children's Songs di Chick Corea nella trascrizione per due chitarre dello stesso Flavio Cucchi, infine decisamente stimolante ed intrigante è la prima assoluta di Tre Danze da Balera (Slow Fox, Slow Waltz, Tango) dell’eclettico Giulio Clementi.

Venerdì 22 maggio, la scena è di due giovani emergenti e promettenti musiciste: la violinista georgiana Teona Kazishvili e la pianista Irene Novi. Teona Kazishvili, già spalla dell’Orchestra Giovanile Italiana e fra l’altro nel 2014 vincitrice assoluta del prestigioso Premio Crescendo e Irene Novi, che ha al suo attivo altrettanti importanti premi e riconoscimenti, debuttano insieme nella formazione del duo violino-pianoforte, affrontando un repertorio notevole ed impegnativo, che copre a tutto tondo l’intero arco della storia della musica, la Sonata n. 1 in re maggiore op.12 n.1 di Beethoven, la Sonata n. 1 in sol maggiore op. 78 di Brahms e la Sonata di Janacèk.

Il terzo appuntamento, venerdì 12 giugno, vede protagonista il celebre flautista Roberto Fabbriciani, riconosciuto internazionalmente fra i migliori interpreti. Per l’occasione Fabbriciani propone una locandina intitolata “Il colore del suono” in cui con attenzione alla fruibilità divulgativa intende rendere partecipe la platea delle infinite possibilità sonore dello strumento. A partire dagli esempi della musica settecentesca di Carl Philipp  Emauel Bach e di Vivaldi, per passare il confine ottocentesco di Hoffmeister e, ancora, pervenire alle infinite caleidoscopiche facce del Novecento: da quella fondante l’avanguardia storica come Syrinx (1912) di Debussy, a quella più stravagante come Il Capriccio strambo d’un flautista eccentrico (1921) di Leonardo De Lorenzo; da quella legata allo sperimentalismo di Bruno Maderna con Cadenza (da: Dimensioni III, 1962), a quella ammiccante e disincantata dello stesso Fabbriciani con i 2 Preludi a due canzoni (1976); o, ancora, quella ispirata alla contaminazione jazzistica e latino-americana di Piazzolla (Etude tanguistique n.3 e n.4, 1987).

Per la chiusura del ciclo concertistico di primavera, venerdì 19 giugno, è ospite il noto duo pianistico a quattro mani Hector Moreno - Norberto Capelli, attivo dal 1976 con una carriera concertistica nelle più importanti sale e nei maggiori teatri del mondo. L’apertura del programma sceglie una fra le più amate opere del repertorio cameristico, la Fantasia in fa minore D 940 di Schubert, composta dall’autore austriaco nell’anno della morte il 1828. Assoluto capolavoro che in un grandioso polittico unitario articolato in quattro movimenti sonda i filoni più cari dell’espressività schubertiana - bellezza estatica, allegria viennese, languore amoroso (forse per la dedicataria dell’opera, la contessa Karoline Esterházy) – la composizione è preludio ad una serata in bilico fra altre raffinate eleganze salottiere e ulteriore virtuosismo spettacolare. A completare la prima parte è infatti la trascrizione a cura di Rimsky Korsakov dell’Ouverture Fantasie del Romeo e Giulietta di Ciaikowskij, mentre la seconda parte comprende tre seducenti Danze Slave di Dvorak e il brillantissimo Capriccio Spagnolo dello stesso Rimsky-Korsakov.

Anche nell’edizione 2015, l’Associazione Amici di Vicchio rinnova il sodalizio con la Fondazione Il cuore si scioglie, dedicandole un appuntamento nel ciclo della Stagione d’Autunno, per divulgarne le attività e per la raccolta di libere offerte a favore dei suoi progetti di solidarietà e di adozione a distanza.

L’inizio dei concerti è alle ore 21.15 – Per i non soci ingresso libero e responsabile

E’ possibile sostenere l’iniziativa divenendo soci dell’Associazione Amici di Vicchio di Rimaggio, contattando il 349 2384256

La stagione musicale è patrocinata dal Comune di Bagno a Ripoli

Concorrono al sostegno dell’iniziativa:

Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve – Agenzia di Bagno a Ripoli

Unicoop Firenze – Sezione Bagno a Ripoli

Italiana Assicurazioni  - AssiFirenze Agenzia di Firenze

Together Florence Inn - Firenze

Trattoria La Gargotta – Bagno a Ripoli

Ditta Bussotti e Fabbrini – Firenze

Dischi Fenice - Firenze

Rete Toscana Classica

 

Chiesa di S. Lorenzo a Vicchio di Rimaggio

Via Vicchio e Paterno – Bagno a Ripoli (Firenze)

Per info – 320 0425536  -  Ufficio Cultura 055 6390356/7

 

L’Associazione musicale “Amici di Vicchio di Rimaggio”, nel 2015 al suo quattordicesimo anno di attività, è nata su iniziativa di un gruppo di musicisti e di appassionati per portare la musica classica – in particolare il repertorio da camera – nella bella e antica (XIII secolo) chiesa di San Lorenzo a Vicchio di Rimaggio, in Bagno a Ripoli: un luogo di straordinaria bellezza, a mezza collina nel verde degli ulivi, raggiungibile percorrendo le pittoresche stradine delimitate dai muri a secco e dai giardini fioriti di antiche ville e costruzioni rurali, con lo splendido panorama della Cupola di Brunelleschi.

L’Associazione si è caratterizzata fin dall’inizio per alcune precise scelte, mantenute con coerenza nel tempo: la qualità degli interpreti e del repertorio, lo spazio offerto a giovani esecutori di talento, la scelta di formazioni cameristiche in grado di valorizzare la splendida acustica della chiesa e una dimensione sociale basata sull’amicizia che accomuna soci, interpreti e pubblico.

Questa impostazione, tenacemente coltivata in questi anni difficili e appassionanti, ha permesso di ottenere risultati incoraggianti di rara eccellenza, che speriamo di poter continuare a portare avanti, con l’aiuto di tutti i sostenitori, tutti i soci che già ci sono vicini ed i nuovi amici che lo saranno in futuro.

 

 

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