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Flavio Testi, La Parigi musicale del primo Novecento. Cronache e documenti, Brossura pp. 433, Edt 2003, Codice EAN: 9788870636932
I contenuti
  Scriveva Schopenhauer che per comprendere l'essenza della storia basta confrontare 
  Erodoto con i giornali del mattino. Oggi la storiografia ha dimostrato che la 
  frase può essere anche capovolta, e che all'occhio allenato la lettura 
  di un trafiletto di cronaca può suggerire cose che un intero trattato 
  non saprebbe spiegare. Chi meglio della stampa dell'epoca potrebbe infatti raccontare 
  la vertigine di una città come Parigi al culmine del suo sviluppo economico 
  e
  sociale? La città in cui il piacere diventa un'industria nella quale 
  un'immensa folla brulica ansiosa, in cui l'eleganza è un'inesausta rincorsa 
  e il fascino una fiamma di breve durata. Ma la Parigi del primo Novecento non 
  è solo la città dei cento teatri, delle mille feste mondane, dei 
  primi cinematografi e dei fumosi café-chantant; è anche l'immenso 
  atelier a cielo aperto in cui una moltitudine di artisti e intellettuali lavora 
  alla costruzione di ciò che oggi definiamo modernità.
  È il periodo in cui nei salon delle grandi dimore aristocratiche, alle 
  innumerevoli esposizioni di pittura, a passeggio nei grandi boulevard o nei 
  foyer dei teatri può accadere di incontrare musicisti come Stravinsky, 
  Ravel, Debussy, Fauré, Saint-Saens e Puccini, scrittori come Marcel Proust 
  e André Gide, ballerini come Nijinski, pittori come Matisse, Cézanne, 
  Manet e Picasso. Osservatrice ubiqua e talvolta miope, la stampa è la 
  privilegiata testimone di quel momento irripetibile della storia della nostra 
  cultura, con i suoi trafiletti mondani, le polemiche, le recensioni e gli articoli 
  di costume; se alle sue pagine si accostano i numerosi epistolari, i diari, 
  gli inviti, persino la posta pneumatica, si otterrà uno sterminato archivio 
  documentario che attendeva solo il vaglio dello studioso per rivelare i propri 
  appassionanti segreti.
Indice
  Premessa;
  Parigi al passaggio di secolo;
  La "Louise"di Charpentier;
  I "Nocturnes"di Debussy;
  Pelléas et Mélisande;
  "La Damnation de Faust" in forma scenica;
  Sonzogno porta a Parigi la sua "Giovane scuola";
  Maurice Ravel non riesce a vincere il Prix de Rome;
  La Mer;
  "Histoires naturelles"di Ravel;
  Richard Strauss dirige "Salome";
  "Ariane et Barbe-Bleue"di Dukas;
  La prima stagione di musica russa;
  "La Tragédie de Salomé" di Florent Schmitt (prima versione);
  La "Rhapsodie espagnole"di Ravel;
  Da Pietroburgo arriva il "Boris Godunov";
  Gaspard de la nuit ;
  Arrivano i Balletti Russi (1909);
  "Images "per orchestra di Debussy;
  Gustav Mahler dirige la sua "Seconda Sinfonia";
  Il primo concerto della Société musicale indépendante;
  Tornano i Balletti Russi (1910);
  Un "grazie" a Erik Satie;
  Un concerto "sans noms d'auteurs";
  L'Heure espagnole;
  La Martyre de Saint-Sébastien;
  I Balletti Russi del 1911;
  "Ma mère l'oye" (balletto);
  Quattro "concerts de danse" ;
  I Balletti Russi del 1912;
  La grande stagione Djaghilev del 1913
  "Parsifal" a Parigi per la prima volta;
  " La Vida breve" all'Opéra-Comique;
  L'ultima stagione Djaghilev prima della guerra;
  Bibliografia;
  Indice delle opere musicali, letterarie e artistiche;
  Indice dei nomi.
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