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La Grande Guerra per la Nuova Consonanza

Si aprirà il 14 novembre con con la prima assoluta di “La guerra giusta” il 52° Festival di Nuova Consonanza

Si aprirà il 14 novembre con con la prima assoluta di “La guerra giusta” il 52° Festival di Nuova Consonanza

Sedici concerti, incontri, conferenze, un seminario e un concorso di composizione. Dal 14 novembre al 19 dicembre, la 52ª edizione del Festival di Nuova Consonanza, da oltre mezzo secolo la principale manifestazione italiana dedicata alla musica d’oggi, propone un ricco programma vario e articolato in diversi spazi della città con molte direttrici che si intrecciano nella programmazione: “il teatro musicale, l'approfondimento delle poetiche di alcuni maestri della musica d'oggi, e uno sguardo sempre più volto a una dimensione internazionale sono quelle che meglio esprimono lo spirito di un appuntamento che ci auguriamo continui a costituire un punto di riferimento nella promozione della creatività musicale contemporanea” spiega Lucio Gregoretti neopresidente di Nuova Consonanza, che conferma anche per questa edizione la collaborazione con le principali accademie e istituti della cultura della città: Académie de France à Rome Villa Medici, Accademia Filarmonica Romana, Ambasciata Estone a Roma, i Conservatori di Musica di Roma e di Latina, Forum austriaco di Cultura, Goethe-Institut Rom, Istituto Polacco di Roma, Rai Radio3, Romaeuropa Festival, Università degli studi Roma Tre, Sonoramusic. In particolare si segnala da quest’anno la stretta collaborazione fra Nuova Consonanza e il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma che accoglierà gran parte dei concerti: due realtà totalmente dedite alla promozione di quanto di più innovativo e originale avviene in campo artistico e musicale, entrambe con un ampio respiro internazionale e allo stesso tempo fortemente radicate nella città di Roma. Il 52° Festival di Nuova Consonanza è realizzato con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Spettacolo e Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, e con il sostegno della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili. Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città 2014-2016, è realizzato inoltre con il sostegno di Roma Capitale e in collaborazione con la SIAE.   Inaugurazione sabato 14 novembre (ore 21) al Teatro Palladium con una novità: la rappresentazione in prima assoluta di La guerra giusta, trittico formato da una cantata, un melologo e un’opera di teatro musicale, composte in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale da Daniele Carnini (Un eroe opera in un atto per soprano, baritono, tenore ed ensemble su testo di Renata M. Molinari), Dimitri Scarlato (La tregua di Natale per soprano, tenore, ensemble ed elettronica, su testo di Sandro Cappelletto anche voce narrante) e Paolo Porto (Il grande balipedio per soprano, voce narrante, coro maschile ed ensemble testo liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Carlo della Corte). Firma la regia Vittorio Pavoncello, voci soliste il soprano Marta Vulpi, il tenore Gianluca Bocchino, il baritono Luca Bruno, il Roma Tre Orchestra Ensemble sarà diretto da Enrico Marocchini, affiancato dal Coro Claudio Casini (Stefano Cucci direttore). “Per gli Italiani la Prima guerra mondiale è stata davvero ‘la guerra giusta’ – spiegano gli autori -. L’odonomastica, la scienza che sopraintende ai nomi delle strade, è impietosa: interi quartieri delle nostre città sono dedicati a monti e altopiani dove tutta la gioventù d’Italia, fino ai diciassettenni, andò a farsi trucidare tra una trincea e un’altra per guadagnare pochi metri di sacro suolo (sacro per noi, sacro per il nemico). Ci sono voluti almeno cinquant’anni, una dittatura, una nuova guerra mondiale, una guerra fredda, per cominciare ad accettare che la guerra fondativa della nazione italiana era stata – né più né meno delle altre – piena di incertezze, di divisioni, di personali tragedie di cui la propaganda non sapeva che fare e che ci nascose. Il processo è lungi dall’essere terminato”. La guerra giusta è dunque la riflessione su vari aspetti, tutti universali, della guerra di cento anni fa, attraverso tre lavori di teatro musicale, molto diversi per carattere e per forma, e anche per ambientazione: Un eroe si situa nel teatro di guerra in un tempo poco successivo al conflitto, prendendo lo spunto da una situazione comune per farne un apologo sul male e sulla fiducia nei rapporti umani; La tregua di Natale narra la ripercussione, cento anni dopo, delle vicende belliche nella storia d’amore tra un uomo inglese e una donna tedesca, sullo sfondo di un dramma del tutto contemporaneo; la visione raccontata dal Grande balipedio è ambientata proprio sul fronte, appunto nel cuore del «grande balipedio» (ossia un poligono per artiglieria, e per metafora il fronte tutto). Sullo stesso filone si pone il concerto del giorno successivo, domenica 15 novembre (ore 21.30) al Teatro Vascello dal titolo emblematico Canti dalle trincee, con la RomaTermini Orchestra diretta da Enrico Blatti: ai canti popolari dell’epoca si alternano le novità di Paolo Cavallone, Mauro Cardi, Pier Paolo Cascioli ed Enrico Blatti.

Fonte: www.amadeusonline.net

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