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Ludovico Einaudi tra musica classica e minimalismo

Come concepisce la musica e qual è il suo rapporto con la composizione?

Come concepisce la musica e qual è il suo rapporto con la composizione?

Nonostante la sua formazione classica presso il Conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano, Ludovico Einaudi non ha mai dimenticato la passione per il folk, il pop e il rock e nel corso degli anni è riuscito a fondere mirabilmente elementi stilistici appartenenti a generi diversi, costruendo un ponte tra il nuovo e il vecchio mondo. Com'è riuscito però a racchiudere in uno stile semplice e minimalista, la carica emotiva che caratterizza ciascuno dei suoi brani?

 

Cos'è la musica per Ludovico Einaudi

In occasione di numerose interviste, l'artista ha ripetutamente affermato di essere sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, che non ha avuto ancora l'occasione di raccontare attraverso il suono: ci sarà sempre una nuova sensibilità, una nuova emozione pronta ad essere catturata in un nuovo brano, perché la musica è un linguaggio universale.

 

 

Come compone Ludovico Einaudi?

La composizione dell'artista non segue sempre lo stesso processo di realizzazione: a volte si sveglia con una melodia in mente, altre volte inizia dal pianoforte oppure si lascia ispirare seduto al suo computer. In ogni caso Einaudi confessa di non cercare la perfezione quando compone, ma la volontà di raccontare qualcosa di nuovo. Rivela inoltre di avvertire il costante bisogno di esigere sempre di più dal proprio lavoro, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e vette più alte da scalare, per spingersi ai limiti delle sue capacità e guardare le cose da prospettive nuove.

 

 

Ludovico Einaudi e il rapporto con la musica classica

L'artista non ha mai abbandonato la musica classica, di cui ammira la complessità e l'eleganza, ma sentiva il bisogno di utilizzare un approccio più moderno per trasmettere l'emozione in modo più diretto, come nel caso del canto popolare. Tuttavia Einaudi paragona il suo metodo a quello dei compositori del passato che guardavano alle innovazioni e ai progressi dell'epoca di buon occhio, perché utilizzati nel modo corretto, avrebbero contribuito a migliorare la loro musica. Come gli artisti dell'epoca infatti, che utilizzavano tutti gli strumenti disponibili e utili alla composizione, così Einaudi non disdegna le nuove tecnologie, compresi gli strumenti elettronici.

 

 

Cosa pensa Ludovico Einaudi della musica di oggi?

Ludovico Einaudi non disdegna la musica moderna, la analizza attentamente cercando di trarne ispirazione, perché ha sempre creduto che le idee possano nascere anche dal confronto con culture musicali diverse (il suo album "I giorni" è ispirato ad esempio ai suoi viaggi in Africa). Dice di apprezzare molto i Radiohead, i Coldplay e il rapper Eminem e afferma che uno degli elementi più indispensabili per fare musica (valido in ogni epoca) sono la coesione e lo stabilire una relazione con tutti i musicisti coinvolti, sia nella realizzazione che nell'esecuzione del brano: l'unione e la sintonia tra i componenti del gruppo si riflette sempre nella musica.

Ludovico Einaudi - I giorni

 

 

Ludovico Einaudi e l'impegno con Greenpeace

Ludovico Einaudi ama stare a contatto con la natura, da cui trae la maggior parte dei suoi spunti per la scrittura, descrivendone i dettagli, come il passaggio delle nuvole nel cielo (Nuvole Bianche - uno dei suoi pezzi più evocativi ed apprezzati), attraverso composizioni ipnotiche. Nel 2016 inoltre, il compositore prende parte al progetto di Greenpeace per la sensibilizzazione e la salvaguardia dell'Artico, suonando su una piattaforma che ricorda una sorta di iceberg, a circa cento metri da un ghiacciaio in scioglimento.

Ludovico Einaudi - Nuvole Bianche

 


Nonostante gradisca dedicarsi agli hobby della fotografia e della cucina nel tempo libero, Ludovico Einaudi sa che non può separarsi dalla sua musica per troppo tempo ed è felice di poter vivere del suo talento. Uno dei suoi desideri? Vedere come sarà la musica tra mille anni.

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